Trovato a Reggio Emilia il corpo del rappresentante siciliano scomparso nel nulla 9 anni fa da Bergamo
Gli inquirenti non hanno dubbi, anche se si attende la conferma del Dna: si indaga per omicidio
Solo il test del Dna potrà dare certezze, ma non sembrano esserci molti dubbi: quel corpo, ritrovato nelle campagne di Reggio Emilia il 12 luglio 2023, sarebbe di Gaetano Impellizzeri, scomparso 9 anni fa. Si indaga per omicidio.
Trovati i resti di Impellizzeri
Si riapre un giallo iniziato nel 2014: quando, l’allora 47enne Gaetano Impellizzeri, sparì nel nulla: il ritrovamento di alcuni resti sepolti in un campo vicino a Reggio Emilia ha portato gli inquirenti alla quasi certezza che si tratti del corpo dell’agente di commercio.
Come racconta Prima Reggio Emilia, il cadavere era avvolto in un sacco tra Castelnovo Sotto e Poviglio, sul retro di un casolare di campagna, i cui proprietari sono del tutto estranei alla vicenda. Mezzo metro di terra lo celava.
Per confermare l'identità della vittima, il corpo sarà sottoposto ad un esame autoptico sabato prossimo, includendo anche il prelievo di campioni di DNA da inviare al RIS di Parma per le opportune attività di identificazione.
Tre sospettati per omicidio
L'indagine sul caso è stata affidata al Pubblico Ministero Giacomo Forte, che coordina i carabinieri del Nucleo Investigativo nel loro lavoro. Dopo il macabro rinvenimento sono tre le persone sospettate di omicidio e occultamento di cadavere. Si ritiene che Impellizzeri sia stato ucciso a colpi di pistola in prossimità del luogo in cui il corpo è stato ritrovato, grazie alla collaborazione di un testimone che ha guidato le ricerche nel giardino della casa colonica. Ma riavvolgiamo il nastro.
Sparito nel nulla nove anni fa
Impellizzeri, commerciante siciliano, viveva a Isola delle Femmine, a Palermo, in Sicilia. Rappresentante di elettrodomestici e automobili, era sempre in giro per l'Italia: il 10 febbraio 2014 aveva volato da Trapani a Bergamo. Dalla Lombardia aveva chiamato varie volte la compagna, fino al pomeriggio. Pareva tutto nella norma, poi il nulla. Del caso si occupò anche la popolare trasmissione tv "Chi l'ha visto?”. Non è affatto chiaro al momento in quale contesto sarebbe maturato il delitto. Secondo i primi riscontri la sepoltura risale a parecchi anni fa, non è recente. Probabilmente venne dunque sepolto nella Bassa reggiana dubito dopo il delitto. L'omicidio, secondo i giornali locali, non sarebbe legato alla malavita organizzata.
Sembra, però, che in quel periodo il 47enne avesse difficoltà economiche e cercasse di rilanciarsi con un'attività nel settore automobilistico, aprendo un salone a Carini, in Sicilia. Il viaggio al nord potrebbe essere stato motivato da un incontro d'affari o da un debito contratto con qualcuno. L'ipotesi investigativa suggerisce che l'uomo sia stato attirato in una trappola, forse legata alla sua attività.
Sgomento delle figlie
Le figlie di Impellizzeri, Eleonora Chiara e Alessia, rispettivamente di 30 e 33 anni, descrivono la scoperta della morte del padre come un fulmine a ciel sereno e affermano di non essere state informate che le indagini fossero ancora aperte. Al momento, non hanno ricevuto alcuna comunicazione riguardo ad eventuali test del DNA.
L'avvocato Giuseppe Accardo conclude dichiarando:
"Le figlie del signor Impellizzeri non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione per eventuali sottoposizioni all’esame del dna. Da quel che comprendiamo gli inquirenti comunque non hanno molti dubbi sull’identità del cadavere".