In provincia di Belluno

Tempesta di fulmini blocca escursionisti in quota. Fuori pericolo i due 16enni folgorati in Valtellina

Tre saette li hanno colpiti mentre stavano percorrendo una ferrata. Gravi due 60enni che però, miracolosamente, si sono salvati

Tempesta di fulmini blocca escursionisti in quota. Fuori pericolo i due 16enni folgorati in Valtellina
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A poche ore dal dramma di Colico (provincia di Lecco, in Valtellina), dove due ragazzi di 16 anni sono finiti gravi in ospedale dopo essere stati folgorati da un fulmine che si è scaricato a terra, anche in provincia di Belluno si è verificata una vicenda molto simile. Due escursionisti 60enni, infatti, mentre stavano percorrendo una ferrata, si sono ritrovati all'improvviso intrappolati in una pioggia di fulmini, venendo poi sferzati da tre saette. Una situazione al limite che però, complice anche l'immediato intervento da parte dei soccorritori, non si è tramutata in tragedia: i due, infatti, si sono salvati per miracolo.

Belluno, tempesta di fulmini blocca escursionisti in quota

Si trovavano ad alta quota per un'escursione sulla Tofana di Mezzo, vicino a Cortina d'Ampezzo (Belluno). Una giornata da trascorrere in montagna, immersi nella pace delle Dolomiti. Quello che però sarebbe dovuto essere un momento di tranquillità, all'improvviso, complice l'estrema variabilità metereologica di questi giorni, si è trasformato in un dramma.

Attorno alle 16 di ieri, giovedì 13 luglio 2023, infatti, come raccontato da Prima Belluno, due escursionisti 60enni, mentre percorrevano la Ferrata Olivieri alla Punta Anna, sono stati sorpresi da una tempesta di fulmini, venendo poi colpiti da tre saette.

(Una panoramica da Google Maps della Ferrata Olivetti alla Punta Anna)

Il primo ad accorgersi di quanto accaduto è stato un turista straniero che, transitato proprio in quella zona, si è ritrovato davanti i due escursionisti in difficoltà, immobili e incapaci di rispondere. Il turista è quindi sceso in velocità per trovare campo e fare la prima chiamata ai soccorritori. Non riuscendo a mettersi in contatto con loro, ha poi raggiunto il Rifugio Giussani dove è riuscito ad allertare i soccorsi.

Non avendo informazioni precise, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha fatto campo base al Rifugio Dibona ed è poi risalito di quota. Il tecnico di elisoccorso è sbarcato con un verricello di 25 metri dove la ferrata corre in piano e arriva al bivio in uscita verso la cima tramite la Ferrata Aglio o la discesa dal Sentiero Olivieri.

Salvi per miracolo

Una volta raggiunti e prestato loro le prime cure mediche, i due escursionisti, un 64ennne di Reggio Emilia e un 61enne di Oristano, hanno potuto spiegare nel dettaglio cosa fosse accaduto. Durante una forte grandinata, mentre ancora erano agganciati al cavo, in successione c'erano state tre scariche che li avevano fatti sbalzare in aria e cadere terra.

Entrambi riportavano danni da folgorazione, uno più lievi, l'altro di media gravità, al punto da dover essere disteso in barella. Con gambe e braccia contratti, sotto shock, erano rimasti immobili, senza riuscire nemmeno ad estrarre i cellulari. Recuperati e portati in piazzola al Dibona, i due uomini sono stati stabilizzati dall'equipe medica. L'eliambulanza è poi volata all'ospedale di Belluno.

Fuori pericolo i due 16enni folgorati in Valtellina

La vicenda di Belluno, come detto, ha fatto seguito, un paio d'ore più tardi, al dramma di Colico, Comune della provincia di Lecco (Lombardia), ma che già si può considerare parte della Valtellina (Sondrio).

Qui, infatti, verso le 13,50, un forte acquazzone si è abbattuto improvvisamente sulla spiaggia "La Breva" sul lago di Lario. Nella zona si trovava in gita una comitiva del Grest (oratorio estivo) di Edolo (Brescia). Alcuni dei ragazzi si sono riparati sotto un albero per sfuggire alla pioggia. Mai, però, si sarebbero aspettati che un fulmine colpisse proprio quella pianta, scaricandosi poi a terra.

A pagarne le conseguenze più gravi sono stati due 16enni: uno, colpito dalla saetta, ha riportato alcune ustioni di secondo grado, l'altro, invece, ha rimediato un trauma cranico a seguito del crollo del ramo dell'albero.

Entrambi sono stati immediatamente soccorsi: sul posto sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco di Morbegno, due automediche di Areu e i volontari della Croce rossa di Colico e del Soccorso bellanese. I 16enni sono stati portati in codice rosso rispettivamente all'ospedale di Gravedona e di Lecco.

La situazione, di primo acchito, è sembrata essere disperata, ma in serata, fortunatamente, sono arrivate le prime rassicurazioni.

"I ragazzi stanno bene, per fortuna nulla da grave nonostante il grande spavento" ha comunicato don Umberto Tagliaferri, vicario parrocchiale di Edolo. Tanta paura per un evento atmosferico decisamente insolito. I due adolescenti, per fortuna, non hanno subito ferite eccessivamente gravi: il 16enne folgorato dal fulmine, infatti, non è stato colpito in pieno, ma raggiunto da alcune scariche indirette che si erano scagliate contro l'albero.

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