Oggi, 13 luglio 2023, Google Bard debutta in Italia: come funziona e come provarlo subito
Promette un approccio più etico nella gestione dei dati degli utenti e nuove funzionalità che consentono una personalizzazione ottimale
Oggi, giovedì 13 luglio 2023, Google Bard - un chatbot basato sull'intelligenza artificiale generativa e sull'apprendimento automatico sviluppato da Google, diretto concorrente di ChatGpt - fa finalmente il suo ingresso ufficiale in Italia, portando con sé (così promette) un approccio più etico nella gestione dei dati degli utenti e nuove funzionalità che consentono una personalizzazione ottimale dell'esperienza dell'IA.
Intelligenza artificiale, arriva in Italia Google Bard
A partire da oggi, come anticipato in precedenza, l'IA di Google sarà disponibile in oltre 40 lingue, tra cui arabo, cinese, hindi e spagnolo, in molti paesi del mondo, compreso il Brasile e i paesi dell'Unione Europea. Al momento però, rispetto a quanto già visto negli Stati Uniti dove è già integrata anche nel motore di ricerca di Google, Bard resterà un prodotto a parte, gratuito e raggiungibile da tutti dal proprio browser, sia da mobile sia da desktop.
In occasione dell'espansione del suo chatbot, Google ha introdotto nuove e interessanti funzionalità per gli utenti.
Innanzitutto, la prima novità fondamentale riguarda il fatto che Google Bard, rispetto a ChatGpt, attinge già alle informazioni presenti sul web - ed è quindi in grado di fornire risposte complete e aggiornate.
Sarà possibile ascoltare Bard leggere le risposte ad alta voce o "modificare il tono e lo stile delle risposte" scegliendo tra cinque diverse opzioni: semplice, lungo, breve, professionale o informale. Questa opzione è utile nel caso in cui si desideri che l'IA scriva un contenuto che risponda a specifiche esigenze comunicative, anche se al momento è disponibile solo in lingua inglese.
Inoltre, per aumentare la produttività di Bard, Google ha introdotto altre funzionalità esclusive, tra cui la possibilità di "bloccare, rinominare e riprendere le conversazioni", consentendo agli utenti di sfruttare appieno le potenzialità dell'IA in qualsiasi momento ne abbiano bisogno.
Altre funzionalità interessanti includono la condivisione delle risposte di Bard con i propri contatti e la possibilità di "esportare il codice Python in Replit, oltre che in Google Colab". Infine, la novità che sembra aver attirato maggiormente l'attenzione è l'integrazione con Google Lens, che finalmente consente di utilizzare le immagini come input, per ottenere "maggiori informazioni su una foto o trovare ispirazione per una didascalia".
Privacy, una nuova gestione dei dati
Grazie alla conoscenza delle rigide normative dell'UE, il gigante tecnologico ha collaborato con esperti di sicurezza e privacy per implementare nuove misure volte a "aiutare le persone a gestire responsabilmente le proprie informazioni".
Durante l'interazione con Bard, Google raccoglie "le conversazioni, la posizione, i commenti e altre informazioni sull'utilizzo" al fine di migliorare i propri prodotti, ma ora saranno gli utenti a poter scegliere per quanto tempo i propri dati saranno conservati nel proprio account. Di default, l'azienda memorizza i dati di utilizzo di Bard per 18 mesi, ma sarà possibile "modificare questa durata a 3 o 36 mesi" o addirittura disattivare l'opzione ed esportare le proprie informazioni personali.
Come provarlo subito
Per provarlo occorre collegarsi all’apposito sito, autenticarsi con le proprie credenziali Google (quelle che vengono usate per accedere alla propria mailbox Gmail).
L’interfaccia grafica ricorda quella di ChatGPT ed è molto intuitiva: basta digitare una stringa di testo nell’apposito campo e premere l’icona Submit (Invia) posta subito a destra e attendere il risultato, che può essere raffinato cliccando sul bottone Update (aggiorna) che compare in alto.