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Anzio, Como, Monza: ancora violenze e abusi sulle donne. Polemiche su La Russa e sul bidello romano

Mentre la cronaca punta i riflettori su nuovi episodi dalla Lombardia al Lazio, il tema delle violenze sessuali sulle donne rimane sotto la lente anche per via della controversa vicenda che vede coinvolto a Milano il figlio del presidente del Senato e di una anomala sentenza che ha visto assolto un bidello molestatore per "la palpata era breve"

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Il tema delle violenze sessuali sulle donne, in questi giorni, tiene banco sui media nazionali. Complice anche la pesante accusa che una ragazza di 22 anni ha rivolto contro Leonardo Apache La Russa, figlio di Ignazio, attuale presidente del Senato, nonché seconda carica più alta d'Italia. Ma anche la cronaca, da nord a sud del Paese, si arricchisce - tristemente - di nuovi episodi che non fanno che confermare una piaga da sempre presente che non accenna a diminuire, nemmeno a fronte di una crescente sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.

Stuprata a Como turista 18enne

Una serata da incubo, quella di domenica 9 luglio 2023, per una turista austriaca di 18 anni vittima di stupro a Como. Come racconta Prima Como, la violenza è stata commessa in zona piazza De Gasperi, quasi all'imbocco di viale Geno, dove la ragazza stava trascorrendo una delle serate della sua vacanza sul lago con un'amica.

Proprio lì la ragazza avrebbe conosciuto l'uomo, probabilmente un ragazzo, che l'ha poi violentata. Sconvolta e ancora sotto choc la giovane è riuscita a raggiungere il B&B dove alloggiava con l'amica, che era rientrata prima in alloggio, e le avrebbe raccontato tutto. Indagini in corso per risalire all'identità del responsabile.

A Monza violenza sessuale sulla sorellastra

Ancora la Lombardia: teatro di violenze familiari è anche il Monzese dove una minore ha confidato alla madre che il fratellastro ha ripetutamente abusato di lei. Per l'uomo, 30 anni, sono scattate le manette al termine di accertamenti. Come racconta Prima Monza, un 30enne, originario del Sud America, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Vimercate per violenza sessuale nei confronti della sorellastra. L’uomo, che era già sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla sorellastra, è stato condotto in carcere dopo essere stato colpito da un ordine di esecuzione per la carcerazione.

Il provvedimento, eseguito dai militari della Stazione Carabinieri di Bellusco, nasce dalla denuncia presentata dalla madre della vittima, nel settembre del 2021 ai Carabinieri di Bologna. I successivi accertamenti investigativi evidenziarono i reati  poi contestati, maturati nell’ambiente familiare. La figlia minorenne aveva raccontato alla madre che il fratellastro maggiorenne, nato da una precedente relazione sentimentale, aveva abusato sessualmente di lei in più occasioni dal 2019 al 2021. Inizialmente si limitava ad accarezzarla, ma poi sono cominciati i rapporti sessuali. Lui la tranquillizzava dicendo che l’amava, ma poi, per timore che si confidasse con i genitori, la minacciò che se l’avesse fatto avrebbe ammazzato lei e i genitori. Il 30enne, avrebbe inoltre, convinto la ragazzina a prendere la pillola e, in preda alla gelosia, l'avrebbe seguita durante le uscite con gli amici, creato falsi profili social per spiarla, e costretta a cancellare i messaggi per paura che i genitori potessero apprendere quello che stava accadendo. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere monzese di Sanquirico dove dovrà espiare la pena di 5 anni  e 4 mesi.

Stupro ad Anzio: confessa il 32enne nigeriano fermato

Ha confessato la violenza sessuale il 32enne di origini nigeriane arrestato nei giorni scorsi ad Aprilia dagli agenti della Squadra mobile di Roma. L’uomo, che è detenuto presso il carcere di Latina, ha ammesso di avere abusato della 19enne che il 12 maggio 2023 era appena scesa dall’autobus ad Anzio, sulla Nettunense. La vittima era stata sorpresa alle spalle e trascinata con la forza all’interno di una baracca dove poi era stata consumata la violenza. Per il 32enne, con precedenti specifici, è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

E le indagini politico-mediatiche...

Come accennato non tutte le violenze di questi ultimi giorni restano confinate alle aule di Tribunale. Sta tenendo banco, con ovvie derive politiche, sui quotidiani nazionali, la vicenda che coinvolge il figlio del presidente del Senato. Leonardo La Russa, ultimogenito 19enne di Ignazio, è accusato di violenza sessuale da parte di una conoscente 22enne.

Ignazio e Leonardo La Russa

Come racconta Prima Milano, l'audizione della presunta vittima si è svolta nella sede della Questura di Milano nella giornata di ieri, 11 luglio 2023. Presenti la sostituta procuratrice Rosaria Stagnaro, il procuratore aggiunto Letizia Mannella e gli investigatori della squadra mobile. La ragazza è stata sentita come testimone per confermare le dichiarazioni contenute nella sua querela, depositata dall'avvocato Stefano Benvenuto. L'udienza è tuttavia solo l'inizio delle indagini, in quanto saranno chiamate a testimoniare anche le due amiche che hanno trascorso la serata con la ragazza all'Apophis, locale milanese in cui La Russa e la 22enne si sarebbero incontrati nella notte del 18 maggio 2023. La ragazza afferma di aver preso due drink con Leonardo e di non ricordare nulla fino al risveglio improvviso nel letto del giovane, nuda accanto a lui.

Una volta chieste spiegazioni, La Russa avrebbe sostenuto di aver portato la ragazza a casa con un suo amico e di aver avuto un rapporto sessuale con lei sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, mentre l'amico avrebbe fatto lo stesso senza che la ragazza se ne accorgesse. La giovane, sconvolta, ha immediatamente contattato un'amica che era presente nella discoteca, la quale ha confermato di aver notato un comportamento euforico nella ragazza e di aver tentato invano di portarla via. La situazione si è complicata ulteriormente quando, nell'appartamento dove si sarebbe verificata l'aggressione, è apparso il presidente del Senato Ignazio La Russa che, vedendo i due giovani, si è allontanato immediatamente. Infine, secondo la denuncia della ragazza, Leonardo avrebbe cercato un bacio prima di permetterle di uscire dalla casa, baciandola contro la sua volontà. Dopo l'accaduto, la giovane si è recata alla clinica Mangiagalli di Milano per essere visitata.

Rabbia social per la "palpata breve"

A chiudere la carrellata impossibile non segnalare, restando in tema di violenza contro le donne, il trend che negli ultimi giorni sta spopolando sui social in aperta polemica contro l'assoluzione di un collaboratore scolastico accusato di molestie per una “palpata” (breve). Antonio Avola, bidello dell’istituto Cine Tv Roberto Rossellini, è stato così assolto dall’accusa di violenza sessuale perché ha toccato i glutei di una studentessa di 17 anni ma per "una manciata di secondi, tra i 5 e i 10, senza alcun indugio nel toccamento". Il fatto, ovvero la “palpata”, è avvenuto ad aprile 2022. E la recente sentenza è stata molto commentata sui social network: in particolare, alcuni utenti hanno provato a rendere evidente quanto possano essere lunghi dieci secondi, soprattutto quando si subisce un’azione contro la propria volontà. A dare il via al trend #10secondi è stato l’attore Paolo Camilli, poi il content creator e attivista Francesco Cicconetti ha usato lo stesso format con un cronometro a vista e come loro altri utenti su Instagram e TikTok.

@theconiugi Sotto i 10 secondi la passi liscia… menomale… MA STIAMO SCHERZANDO?????? #10secondi #leggeitaliana #fakesituation #prank #positivity ♬ suono originale - The Coniugi

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