si credeva un trapper

Omicidio Primavalle: inquietanti rivelazioni sulla personalità del presunto assassino di Michelle Causo

La rabbia dei genitori, che negano coinvolgimenti sentimentali tra i due e i racconti degli amici che confermano che il giovane aveva dei problemi con molte persone

Omicidio Primavalle: inquietanti rivelazioni sulla personalità del presunto assassino di Michelle Causo
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Il feroce assassinio della giovanissima Michelle Causo, accoltellata a morte a soli 17 anni e fatta sparire in un sacco in un carrello della spesa, ha sconvolto il Paese.

Occhi puntati sul presunto responsabile della mattanza, arrestato con l'accusa di averla uccisa, un coetaneo della minore, il cui ruolo nella vita della vittima è ancora da chiarire. I due, infatti, nelle ultime settimane si frequentavano e lei lo aveva presentato non soltanto ad alcuni amici, ma anche alla madre, nonostante ciò familiari e persone con le quali Michelle era in confidenza sono certi che si trattasse soltanto di amicizia. Parallelamente emergono dettagli, a tratti inquietanti, sulla personalità e sulle abitudini del presunto killer.

Omicidio di Michelle Causo: la rabbia di amici e familiari

L’incubo ha inizio nella giornata di mercoledì 28 giugno 2023, sono le prime ore di un pomeriggio afoso a Roma, zona Primavalle, quadrante occidentale della città: in via Stefano Borgia, accanto ai cassonetti della raccolta differenziata, non sfugge all'attenzione di un passante una scena che lo lascia senza parole: un ragazzo sta spingendo un carrello che abbandonerà proprio vicino ai cassonetti, all'interno del quale c'è un sacco che gronda sangue.

Lì dentro c’è il corpo martoriato di Michelle. Alla guida del carrello il sospettato. Da lì a poche ore la minore viene identificata e il coetaneo sottoposto a fermo. Il quartiere, e l’Italia intera seguono con apprensione la drammatica vicenda, resa ancor più dolorosa dalla giovane età della vittima.

I cassonetti dove è stato abbandonato il corpo di Michelle

Nelle ore successive iniziano ad arrivare le prime dichiarazioni di familiari e amici di Michelle, anche in relazione al sospettato. Il padre della vittima, intercettato al cancello di casa, si sfoga con i giornalisti:

“Era un angelo. Lei lo ha respinto perché aveva un fidanzato. Ne sono sicuro, così mi hanno detto. Questo è il ripagamento degli extracomunitari che lei andava a servire nelle mense. Io so solo che mia figlia non c'è più”.

Il suo fidanzato, in queste ore, sul suo profilo Instagram ha condiviso diverse foto e video con Michelle.

"Si, sei bellissima. Ti amo" scrive il ragazzo sulle Stories.

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Al momento, però, non ci sarebbero elementi per confermare l’ipotesi che la giovane abbia respinto avances di natura sessuale da parte del coetaneo, descritto dagli amici della vittima come “un tipo strano, che litiga con gli altri ragazzi”.

La madre della 17enne ha raccontato di quando la figlia le ha presentato colui su cui ora convergono i sospetti:

“Ho incontrato quel giovane due o tre volte, è educato, più del dovuto, un ragazzo debole, tanto che dissi a mia figlia quant’è carino”, ha spiegato al programma tv “Ore 14” su Rai 2.

Mmentre il marito rivela:

“Michelle era fidanzata da due anni, un ragazzo d’oro. L’altro non era niente. Solo un amichetto, educato, meglio degli italiani, diceva che era innamorato. Ma lei lo ha respinto”.

Polizia al lavoro sul luogo del ritrovamento

Sul presunto omicida si esprime anche un amico della vittima:

Un coattello, che lei mi aveva presentato e col quale mi salutavo. Quando ho saputo che l’aveva uccisa mi è venuto da vomitare, non riesco proprio a capire”.

Il ragazzino, infatti, su TikTok si atteggiava a trapper e sfoggiava tutto il classico repertorio (linguistico ed estetico) tipico del mood. Volgarità, violenza, maschilismo, accenni ad armi e rabbia tutt’altro che repressa. Rabbia che ora gli riversano addosso gli amici di Michelle, riempiendo i suoi account di insulti e minacce.

Il linguaggio a mezzo social del fermato

Si dice di una familiarità con le droghe e di una esuberanza molesta che l’avrebbero portato a farsi dei nemici nella zona.

Fiori per Michelle Caruso

La dinamica

L’assassinio di Michelle, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe avvenuto nella casa della madre del fermato - di origine cingalese – che era al lavoro. I due erano soli in casa. L’avrebbe inseguita per tutto l’appartamento, la ragazzina fuggiva, cercava un riparo. Si è difesa alzando le mani per parare i fendenti che il suo nuovo amico e coetaneo le avrebbe sferrato con un coltello da cucina. Almeno sei colpi, forse di più. Alla fine la studentessa 17enne di Primavalle è crollata sul pavimento.

Michelle Causo

Non si esclude che il killer avesse assunto “purple drank”, mix micidiale di farmaci, anfetamine e bibite, la bevanda cult di chi segue quel genere musicale. Certezze su questo punto arriveranno dagli esami tossicologici disposti dalla procura minorile sul giovane che all’alba di ieri è stato arrestato dalla Squadra mobile per omicidio volontario aggravato.

Ora si trova nel carcere minorile di Casal del Marmo. Sotto torchio per tutta la notte, avrebbe fatto parziali ammissioni. A incastrarlo non ci sarebbe solo il fatto di essere stato visto da almeno tre testimoni spingere il carrello della spesa con il corpo insanguinato della giovane infilato in un sacco della spazzatura dalla sua abitazione in via Dusmet ai cassonetti di via Borgia. Il sopralluogo della Scientifica nell’appartamento della madre, trovato a soqquadro, con tracce di sangue dappertutto, confermerebbe il fatto che Michelle ha provato a reagire all’aggressione del 17enne, con il quale da un mese passava parecchio tempo insieme.

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