Riconoscimento

Via Silvio Berlusconi: il Comune che ha già intitolato una strada all'ex premier

Apricena, in Puglia, è il primo Comune in Italia. Si pensa di intitolare al Cavaliere anche l'aeroporto di Linate

Via Silvio Berlusconi: il Comune che ha già intitolato una strada all'ex premier
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C'è un Comune in Italia che ha già via Silvio Berlusconi. E c'è da scommettere che sarà il primo di una lunga, lunghissima serie. Sì, perché già dalle ore seguenti la morte dell'ex premier, in molti hanno pensato di dedicargli riconoscimenti e strutture, dallo stadio del Monza al nuovo impianto del Milan (sempre che si farà), fino all'aeroporto di Linate.

Apricena, il Comune che istituisce per primo via Silvio Berlusconi

Ad annunciare la decisione è stato Antonio Potenza,  sindaco di Apricena, Comune da circa 12.600 abitanti in provincia di Foggia, in Puglia.

"Come comunità nazionale abbiamo appena assistito al tripudio di affetto nei confronti del Presidente Silvio Berlusconi, a poche ora dai suoi funerali di Stato e dalla proclamazione del Lutto Nazionale dopo la scomparsa nella giornata di lunedì".

"La nostra Città ha deciso di cristallizzare quest’ondata di affetto nei confronti dello statista, imprenditore, leader politico e Presidente del Consiglio che più di ogni altro ha fatto parlare di se in tutto il mondo e che tanto ha fortemente contribuito alla storia del Paese intitolandogli una via del nostro centro abitato.

"La Giunta comunale da me presieduta, infatti, ha appena deliberato la reintitolazione dell’attuale “via Modena” in “via Silvio Berlusconi”, ed appena possibile si procederà con una cerimonia pubblica in cui sarà ufficialmente intitolata questa strada al Cavaliere Berlusconi".

L'aeroporto di Linate intitolato a Berlusconi?

Intanto si fa sempre più strada l'ipotesi che l'aeroporto di Linate venga intitolato al Cavaliere. La proposta è arrivata dall'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci sta pensando, come ha ammesso anche il titolare del Dicastero Matteo Salvini.

Certo, sarebbe necessario cambiare il nome, oppure "condividerlo". L'aeroporto milanese porta infatti già il nome di Enrico Forlanini, milanese doc legato al mondo dell'aviazione. Forlanini tra Ottocento e Novecento diede eccezionale impulso all’industria aeronautica italiana e internazionale.  Ma la questione si potrebbe bypassare facilmente dato che a Forlanini è intitolato anche il viale che conduce all'aeroporto. E dunque la situazione potrebbe essere presto modificata, con viale Forlanini che conduce all'aeroporto Berlusconi.

Sala: "Al momento no, Milano non deroga"

Milano, per il momento, non dedicherà invece una via a Silvio Berlusconi. Lo ha confermato il sindaco Beppe Sala:

"A me piace rispettare le regole. Noi ci siamo dati una regola che è che solo a dieci anni dalla morte si può dedicare una via, altrimenti sull'onda dell'emotività avremmo tantissime richieste. Milano non ha mai derogato: Berlusconi è stato un grandissimo personaggio, però non lo abbiamo fatto neanche per Umberto Veronesi, che ha salvato migliaia di vite”.

Il governatore lombardo Attilio Fontana invece pensa a intitolargli un luogo all'interno della sede della Regione.

Intitolazione strade: cosa dice la Legge

E in effetti Sala ha ragione, anche se ci sono delle possibilità di andare in deroga. Ecco cosa dice la Legge sull'intitolazione di strade e piazze.

La normativa di riferimento è contenuta nel r.d.l. n. 1158/1923, nella l. n. 1188/1927, nel d.m. 25 settembre 1992 e nella circolare del ministero dell'interno n. 4 del 10 febbraio 1996. In linea di massima, i soggetti ai quali può essere intitolata una strada devono essere legati alla storia cittadina e avere rilevanza per la comunità; inoltre, devono essere deceduti da almeno dieci anni. A quest'ultima prescrizione è possibile derogare se si tratta di un soggetto che vanta particolari meriti nei confronti della nazione.

La procedura che porta all'intitolazione di una via o una piazza è disciplinata nel dettaglio dai singoli regolamenti comunali di riferimento. In linea generale però la stessa si sviluppa attraverso i seguenti passaggi:

  • presentazione della domanda  (a mano, via Pec o a mezzo posta) agli appositi sportelli comunali;
  • valutazione da parte dell'Ufficio Toponomastica, che, dopo aver compiuto la necessaria istruttoria, predispone uno schema di delibera da sottoporre alla Giunta comunale;
  • delibera di Giunta sulla richiesta;
  • trasmissione della documentazione al prefetto
  • il prefetto si esprime con decreto, dopo aver ricevuto gli eventuali pareri necessari (ad esempio, in caso di modifica di un'intitolazione già effettuata occorre il parere della soprintendenza per i beni artistici e storici).

Avverso la decisione del prefetto è possibile proporre (facendo valere solo vizi di legittimità):

  • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, per la tutela di diritti soggettivi o interessi legittimi;
  • ricorso al TAR competente per territorio entro 60 giorni, per la tutela di interessi legittimi.
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