Riviera Romagnola

Incubo a Rimini, una 17enne denuncia: "Sono stata violentata in spiaggia"

Un ragazzo conosciuto poco prima in discoteca e di cui ha avuto una buona impressione. Poi la passeggiata sulla spiaggia che si è trasformata in un incubo

Incubo a Rimini, una 17enne denuncia: "Sono stata violentata in spiaggia"
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Nei giorni in cui Rimini e la Riviera romagnola cominciano a popolarsi per l'estate, sale purtroppo agli onori della cronaca la grave notizia di una presunta violenza sessuale avvenuta nei confronti di una 17enne. La giovane, studentessa di origini spagnole, nella notte tra sabato 10 e domenica 11 giugno 2023, ha infatti denunciato di essere stata vittima di uno stupro lungo il litorale di Rimini da parte di un ragazzo che aveva conosciuto poco prima in discoteca.

Studentessa spagnola denuncia uno stupro in spiaggia a Rimini

L'origine dei fatti, stando alla ricostruzione della giovane alle Forze dell'Ordine, è avvenuta poco prima della violenza denunciata, in uno dei locali notturni della zona del porto di Rimini.

Qui la 17enne spagnola e un'amica (entrambe parte di un gruppo di studenti connazionali) hanno conosciuto un paio di ragazzi italiani più grandi di loro. Uno di questi, di 29 anni, all'apparenza le è sembrato educato e affidabile. Una prima impressione buona al punto tale da accettare l'invito a una passeggiata notturna lungo la spiaggia di Rimini.

Movida in zona Porto Canale

A quel punto, però, è stata tutta una questione di attimi. La giovane, come ha spiegato, mai si sarebbe potuta aspettare che dietro a quel viso innocente si potesse celare quello di un mostro. La 17enne, infatti, ha raccontato a chi l'ha soccorsa di essere stata violentata sull'arenile riminese, in una zona non lontana dal porto canale e tra i locali del lungomare. La sua denuncia è arrivata dopo essersi sentita male probabilmente a causa di un'eccessiva quantità di alcol consumata.

A delineare la dinamica dei fatti, sulla base della testimonianza della minorenne, è stata la polizia di Stato, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Come appurato dalla Squadra Mobile della Questura, la 17enne, una volta tornata dalla spiaggia, si è diretta all'interno del locale accasciandosi nelle braccia dell'amica. Dopo aver rimesso, a causa dell'alcol, tra le lacrime avrebbe raccontato di essere stata violentata. Immediatamente è scattato l'allarme, la ragazza è stata soccorsa, ma del giovane non vi sarebbe stata traccia.

Trasportata in ospedale e sottoposta alle visite mediche del caso, la 17enne non presenterebbe segni evidenti di violenza, ma è rimasta in osservazione soprattutto per gli effetti dell'alcol. Le analisi avrebbero infatti riscontrato un tasso alcolemico in entrambe le ragazze molto alto.

Le indagini ora dovranno ripartire dall'ascolto delle due ragazze alla presenza di interpreti e psicologi. Le minorenni dovranno infatti avere la lucidità di ripercorrere la serata fin dall'inizio, passo passo dovranno poter ricordare elementi utili al fine di risalire all'identità del ragazzo presunto autore dello stupro.

In attesa che arrivino in Italia i genitori della 17enne spagnola, le giovani saranno riascoltate in queste ore dagli investigatori con l'ausilio di personale femminile e specializzato in casi di violenza. Anche le telecamere di sicurezza del locale saranno utili per rintracciare nella folla della discoteca i volti e gli spostamenti delle due ragazze spagnole e del presunto violentatore.

Il precedente della turista polacca stuprata a Miramare

La drammatica violenza sessuale denunciata dalla 17enne spagnola in spiaggia a Rimini riporta con la memoria all'estate del 2017 quando, il 26 agosto, una turista di origini polacche era stata vittima di uno stupro di gruppo.

La ragazza, dal letto dell'ospedale, aveva lanciato un appello all'edizione locale Il Resto del Carlino affermando di essere stata violentata da quattro persone mentre stava passeggiando sulla spiaggia 130 di Miramare in compagnia di un amico coetaneo, quest'ultimo picchiato e rapinato. Stando alla loro ricostruzione, quattro giovani scuri di pelle, sotto l'effetto di alcolici, li avevano improvvisamente aggrediti facendo svenire lui e trascinando lei su un moscone dove si è poi consumato lo stupro.

Quella stessa sera, poi, il gruppo di violentatori si era spostato verso la Statale dove ha violentato ripetutamente un transessuale peruviano.

Poche settimane dopo, a settembre, sono stati arrestati i responsabili: Guerlin Butungu, di origine congolese e all'epoca 20enne, insieme a due fratelli marocchini di 15 e 16 anni (residente a Vallefoglia) e un 17enne nigeriano. Il primo fu condannato a 16 anni, gli altri a nove anni e mezzo. Tutti e quattro sono stati ritenuti responsabili di otto capi di imputazione: tra questi, lo stupro a una turista polacca, le botte ad un connazionale, la seconda violenza sessuale ai danni di una prostituta trans peruviana e anche un'aggressione ad un'altra coppia, nei giorni precedenti.

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