E' morto in carcere Unabomber, per vent'anni terrorizzò gli Stati Uniti con i suoi attentati
Theodore J. Kaczynski con i suoi attentati uccise tre persone e ne ferì 23
Il nome Theodore J. Kaczynski probabilmente ai più non dirà granché. Ma se al posto del nome all'anagrafe diciamo Unabomber sicuramente a quasi tutti si sbloccheranno i ricordi. E' morto a 81 anni in carcere l'uomo che ha terrorizzato con i suoi attentati gli Stati Uniti dal 1978 al 1995.
Unabomber morto in carcere a 81 anni
Ex matematico di Harvard, Kaczynski a un certo punto della sua vita, isolato in una baracca del Montana inviò per più di 17 anni pacchi con bombe fatte in casa on l'obiettivo dichiarato di provocare il collasso ''dell'ordine sociale moderno''. I suoi obiettivi sono stati nel tempo accademici, uomini d'affari e persone comuni. Con i suoi attentati uccise tre persone e ne ferì 23. Fu arrestato nel 1996 e condannato all'ergastolo due anni più tardi.
Gli attentati di Unabomber
Il primo pacco esplosivo fu inviato nel maggio del 1978 al professor Buckley Crist della Northwestern University di Chicago, in Illinois, la città natale dello stesso Kaczynski. Alla base delle sue azioni c'erano l'odio per la tecnologia e il mondo moderno. Il soprannome di Unabomber ("University and Airline Bomber") nacque per l'odio che riversava contro università e compagnie aeree.
Il manifesto e la cattura
Come un vero genio del crimine rimase latitante per quasi vent'anni, sino a quando nel 1995 inviò un suo manifesto di 35mila parole alla stampa. Si chiamava "La società industriale e il suo futuro" e fu pubblicato dal New York Times e dal Washinghton Post, a cui lo spedì insieme a una "proposta": pubblicatelo e concluderò la mia attività terroristica.
Un anno dopo fu arrestato. Nel 2021 fu trasferito in un penitenziario della Carolina del Nord: è stato trovato morto nella sua cella. Le cause del decesso sono al momento sconosciute.