Uccide genero e nuora (con in casa i figli di 2 e 4 anni): li accusava di avere una relazione
Raffaele Caiazzo si è costituito ammettendo il delitto di Maria Brigida Pesacane e Luigi Cammisa a Sant'Antimo, il paese di Giulia Tramontano
Ha ucciso la moglie di suo figlio e il marito di sua figlia perché sospettava avessero una relazione clandestina. Shock a Sant'Antimo, nel Napoletano, dove giovedì 8 giugno 2023 Raffaele Caiazzo, 44 anni, ha ucciso a colpi di pistola Luigi Cammisa, 29 anni, marito della figlia, e Maria Brigida Pesacane, 24enne moglie del figlio. L'uomo li accusava di avere una relazione amorosa clandestina.
Cognati uccisi dal suocero che li accusava di avere una relazione
Una vicenda terribile, alimentata da quelle voci di paese che non sempre dicono la verità ma che spesso fanno credere che sia tale. Non è dato sapere infatti se effettivamente Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane avessero davvero un rapporto che andava oltre la parentela acquisita. Fatto sta che queste voci avevano probabilmente ossessionato il suocero Raffaele Caiazzo, che così nella mattinata di giovedì 8 giugno 2023 ha deciso di porre fine al tutto nel modo peggiore.
L'omicidio di Luigi Cammisa
Il corpo di Cammisa, operaio edile sposato con la figlia di Caiazzo e padre di due bambini di 2 e 7 anni, è stato trovato alle 6.30 in piazzetta Sant'Antonio dai Carabinieri, intervenuti dopo che qualcuno aveva segnalato l'esplosione di alcuni colpi d'arma da fuoco. Per lui però non c'era più nulla da fare. Il giovane era appena uscito di casa per andare al lavoro quando è stato freddato dal suocero, che probabilmente lo aspettava conoscendo i suoi orari.
L'omicidio di Maria Brigida Pesacane davanti ai figli
Poco più tardi è arrivata un'altra chiamata, che segnalava altri colpi di pistola da un appartamento di via Caruso. Qui abitava il figlio di Caiazzo con la moglie, Maria Brigida Pesacane, e i due bambini di 2 e 4 anni. Secondo quanto ricostruito il suocero ha freddato la donna in bagno, mentre i piccoli erano ancora in casa e stavano dormendo. Dopodiché si è dileguato. I bambini stanno bene, a loro non è stato fatto nulla.
La fuga e la confessione
Il legame di parentela tra i due, sommato probabilmente alle voci circolate, ha subito indirizzato i militari della Compagnia di Giugliano verso Caiazzo, che subito dopo i due omicidi risultava irreperibile. Poche ore più tardi si è però consegnato in caserma, dove ha confessato il duplice delitto spiegando che alla base del suo gesto ci sarebbe la presunta relazione tra i due. Ma non è escluso che dalle indagini possa emergere anche dell'altro.
Lo stesso paese di Giulia Tramontano
Sant'Antimo torna dunque a piangere due giovanissime vittime in pochi giorni. Si tratta infatti, per un incredibile coincidenza voluta dal destino, del paese di cui è originaria Giulia Tramontano, la 29enne di Senago (Milano) uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Il delitto di cui sta parlando da una settimana l'Italia intera.