22 anni dopo la strage di Novi Ligure

Omar Favaro accusato di maltrattamenti alla ex moglie: il Riesame nega le misure restrittive

L'ex moglie di Omar chiede il divieto di avvicinamento, accusandolo di violenze: negato dal Tribunale del Riesame

Omar Favaro accusato di maltrattamenti alla ex moglie: il Riesame nega le misure restrittive
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A 22 anni di distanza dal delitto di Novi Ligure, Omar Favaro, che oggi ha 40 anni, torna protagonista della cronaca. Il Tribunale del Riesame ha negato la misura restrittiva chiesta dall'ex moglie dell'uomo, accusato dalla stessa di violenza, minacce e maltrattamenti anche davanti alla figlia: frutto della loro unione.

Omar Favaro accusato di maltrattamenti dalla ex moglie: negato il divieto di avvicinamento

Nessuna misura restrittiva per Omar Favaro. Come racconta Prima Alessandria, nella giornata di ieri, lunedì 12 giugno 2023, il Giudice del Tribunale del riesame di Torino ha respinto l’appello del pubblico ministero contro l’avvicinamento del 40enne alla casa dove abitano sia l’ex moglie che la figlia. E' stato ritenuto che non ci fossero i presupposti di attualità del pericolo e che il passato di Omar non potesse avere rilevanza.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato l’avvocato di Favaro, Lorenzo Repetti – il Giudice ha accolto le nostre istanze difensive. Ora guardiamo avanti”.

Le forti accuse

L'uomo è accusato di pesanti maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della donna sposata nel 2017. Si parla di maltrattamenti in famiglia durante la Pandemia, la coppia ora è separata. Favaro e la compagna hanno vissuto insieme in provincia di Torino. Lo scenario veicolato dall’avvocato di lei, Emanuele Labis, è a tinte forti: vessazioni per impedire alla donna di professare la sua religione (non è però chiaro quale e in che termini), divieto di uscire di casa e di poter disporre di quanto guadagnato col suo lavoro. Favaro le avrebbe anche fatto cambiare due volte il numero di cellulare, rotto il telefonino e spezzato la sim.

L'episodio più grave? La donna ha sostenuto d'esser stata presa per i capelli e trascinata con la faccia sopra ai fornelli accesi. Insomma un quadro di minacce, botte, soprusi fisici e psicologici in un clima di costante paura, controllo, insulti. Il 40enne sarebbe arrivato a minacciarla di "sfregiarla con l'acido".

Un quadro però messo interamente in discussione da Lorenzo Repetti, l'avvocato che aveva seguito Omar già per il delitto di Novi.

"E' tutto da dimostrare - spiega - Non ci sono prove, non esistono referti, si tratta solo della versione di parte della signora. Il passato del mio assistito non c'entra con questa vicenda, ma continua a perseguitarlo e non deve essere strumentalizzato come invece si sta cercando di fare in una vicenda che guarda caso nasce proprio durante una causa di separazione dove è in discussione l'affidamento della figlia".

22 anni dopo la strage di Novi Ligure

Erika e Omar ai tempi del delitto di Novi Ligure

Il pesante passato a cui fa riferimento il difensore di Favaro è un fatto di cronaca che sconvolse il Paese. Insieme all'allora fidanzatina Erika De Nardo (che nel novembre 2019 si è sposata come annunciato allora da don Mazzi), Favaro aveva sterminato la famiglia di lei, la madre e il fratellino, a coltellate. Da allora un lungo percorso di recupero e poi la libertà. Erika e Omar avevano 16 e 17 anni ai tempi del cosiddetto delitto di Novi Ligure: 97 le coltellate inferte a mamma Susy Cassini e al piccolo Gianluca di soli 11 anni.

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