In bici

In bicicletta attorno al Lago di Varese in compagnia di tutta la famiglia

Si parte da Buguggiate, si attraversa la Palude Braggia, escursione all’Isolino Virginia e un assaggio dei “Brutti e Buoni” a Gavirate

In bicicletta attorno al Lago di Varese in compagnia di tutta la famiglia
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Oggi vi proponiamo di inforcare la bicicletta e di avere sempre negli occhi l’azzurro del lago, il verde dei prati e il blu del cielo di Lombardia. Ci aspetta un piacevole giro del Lago di Varese.
Il percorso è adatto a tutti, anche a famiglie con bambini: sono poco più di 27 km quasi interamente su asfalto e cemento colorato, per la maggior parte pianeggiante o con piccoli dislivelli, con poche uscite dalla pista e sempre per pochi metri su strade pochissimo trafficate. Faremo il giro in senso orario perché presenta meno strappetti e consente di percorrere un po’ di strada prima del punto di ristoro di Gavirate. Allora si parte!

Da Buguggiate alla Palude Brabbia

Punto di partenza è Buguggiate. Dopo poco più di un km, si raggiunge il Santuario della Madonna del Lago (Azzate) con la sua alta cupola dotata anche di lanterna, che nell’abside conserva un affresco della Natività incorniciato dalla grotta di Lourdes. Altri tre km e siamo a Bodio Lomnago, con il suo caratteristico porticciolo dal quale si gode di una fantastica vista del Monte Rosa e Campo dei Fiori.


A poche decine di metri dal percorso è la bella Villa Gadola-Beltrami, costruita in epoche diverse, probabilmente a partire da una casa-torre tardomedievale.
Qualche altro centinaio di metri e siamo nel territorio di Cazzago Brabbia, noto per le sue “ghiacciaie” dove nel passato di stivava il ghiaccio per conservare il pesce pescato nel lago di Varese.
Siamo ormai nella riserva naturale Palude Brabbia, creata nel 1983 e gestita dalla Lipu. È l'habitat ideale per numerose specie di mammiferi (tra le quali la puzzola) e decine di volatili: diversi pannelli illustrativi spiegano la storia del luogo e raccontano della ricca biodiversità presente.

Da Biandronno al Lido della Schiranna

Siamo ormai a Biandronno. Se avete tempo, vi suggeriamo un fuoriprogramma: da qui, con il traghetto, si può raggiungere una zona umida oltre la quale si estende il sito archeologico e naturalistico dell'Isolino Virginia, patrimonio UNESCO dal 2011 insieme agli altri insediamenti palafitticoli preistorici rinvenuti intorno alle Alpi. Propone anche un Museo Archeologico: ne vale la pena.
Siamo ormai al punto di ristoro dell'animato lungolago di Gavirate. Un consiglio: cercatevi una pasticceria per assaggiare i “Brutti e Buoni”, biscotti secchi e informi ottenuti da un impasto di nocciole e/o mandorle, zucchero, albume d'uovo e vaniglia che qualcuno dice siano nati proprio qui.
Scendiamo verso l’altra parte del lago. Nella piccola frazione di Voltorre consigliamo una sosta per ammirare il Chiostro di Voltorre, di origine medievale, riconosciuto monumento nazionale nel 1911. Il complesso monastico venne fondato dai monaci dell'Abbazia di Fruttuaria sopra un complesso preesistente dedicato a San Michele sorto in epoca longobarda.
Si passa da Groppello e si arriva a Calcinate del Pesce passando a fianco della struttura aeroportuale situata sulle rive del lago che si dedica principalmente al volo a vela.
Siamo ormai al Lido della Schiranna, ultimo punto di ristoro per recuperare le ultime forze per raggiungere il nostro punto di partenza e chiudere una bella giornata sulle due ruote.

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