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Concesso a Elon Musk di impantare chip nel cervello umano per "tradurre" il pensiero

L'azienda progetta dispositivi per tradurre direttamente il pensiero

Concesso a Elon Musk di impantare chip nel cervello umano per "tradurre" il pensiero
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La start-up di Elon Musk, Neuralink, ha annunciato di aver ottenuto l'approvazione della Food and Drug Administration (Fda) per il suo primo studio clinico sull'uomo. Non si sa cosa sia cambiato dato che la commissione aveva negato l’autorizzazione per la terza volta solo a marzo 2023. Perché la notizia è così rilevante? Parliamo di dispositivi connessi da impiantare nel cervello per comunicare con i computer direttamente attraverso il pensiero.

Neuralink ottiene l'ok per i test sull'uomo

A dare la notizia è lo stesso Musk, attraverso il suo account Twitter.

L'azienda californiana di proprietà di Musk ha commentato:

"Si tratta di un primo passo importante che consentirà un giorno alla nostra tecnologia di aiutare molte persone", aggiungendo che "le assunzioni per le sperimentazioni cliniche non sono ancora aperte".

Neuralink, infatti, progetta dispositivi connessi da impiantare nel cervello per comunicare con i computer direttamente attraverso il pensiero. Musk ha sempre detto di voler utilizzare questi dispositivi per aiutare le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche. Già nel 2020, il tycoon, aveva annunciato:

"Siamo fiduciosi che il dispositivo di Neuralink sia pronto per l'uomo, quindi la tempistica dipende dal processo di approvazione della Fda".

Una notizia che coglie di sorpresa

L’annuncio di Neuralink ha stupito, considerando i continui rifiuti ricevuti finora e le dichiarazioni precedenti della Fda in merito. L’agenzia aveva infatti sollevato diversi dubbi relativi a possibili rischi per la salute umana, fra cui il pericolo di avvelenamento dovuto all’uso di batterie al litio nei dispositivi destinati a essere inseriti nel cervello, la possibilità che i fili dell’impianto possano spostarsi e compromettere l’attività cerebrale o le difficoltà riscontrate nella rimozione dei chip senza danneggiare il tessuto cerebrale. Senza contare che, nel 2022, l’azienda è finita sotto indagine federale per potenziali violazioni dell’Animal welfare act, che regola il modo in cui i ricercatori devono trattare gli animali usati come cavie. 

Le sperimentazioni sugli animali

Finora prototipi delle dimensioni di una moneta sono stati impiantati nei crani degli animali. Diverse scimmie sono state in grado di "giocare" ai videogiochi o di "digitare" parole su uno schermo semplicemente seguendo con gli occhi il movimento del cursore.

 

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Avevano fatto il giro del mondo le immagini della maialina Gertrude: grande protagonista della demo diffusa da Neuralink nel 2020, che aveva dato dimostrazione del livello di sviluppo della tecnologia di interfaccia neuroni-elettronica. Con un chip grande come una moneta (8 mm) impiantato nel cervello del suino, gli spettatori presenti hanno potuto vederla muoversi in un recinto seguendo le sue connessioni cerebrali sul display di un computer.

 

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Musk, in merito a queste sperimentazioni, ha parlato di "telepatia concettuale", di un futuro in cui "l'intelligenza umana e quella artificiale diventano simbiotiche", di "visione aumentata", di *"salvare e rivedere i propri ricordi" *e di by-pass per persone paraplegiche e tetraplegiche.

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