Aggredito da un branco di lupi: stava difendendo il suo gregge
Terribile esperienza per l'allevatore lombardo Raffaele Castellazzi
Ancora lupi protagonisti della cronaca. Questa volta a essere aggredito è stato Raffaele Castellazzi, un giovane allevatore lombardo, aggredito da un piccolo branco per difendere il suo gregge di capre. E’ successo nella serata di lunedì 22 maggio 2023 all’Alpe di Ossuccio, a Tremezzina sul ramo comasco del Lario.
Allevatore aggredito dai lupi
Tra sabato 20 e domenica 21 maggio 2023 Castellazzi si era accorto che mancavano alcuni capi di bestiame nel suo gregge. E così si è recato all'alpeggio, trovando gli animali spaventatissimi. Giusto il tempo di osservare le sue capre e il perché del loro atteggiamento è parso chiarissimo, come ha raccontato lui stesso ai colleghi del nostro portale locale Prima Lecco:
“Tutto poi è accaduto in un attimo: mi sono trovato circondato da tre lupi che hanno iniziato a girarmi attorno, uno mi è saltato addosso, ha morso la camicia e mi ha colpito anche sulla gamba: per fortuna di striscio, ma poteva sicuramente finire peggio. A quel punto sono stato costretto a riportare il gregge a valle”.
Situazione fuori controllo nella zona
La situazione nella zona è particolarmente critica, come ha sottolineato il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi:
"Non è più rinviabile il piano nazionale per la gestione delle specie selvatiche. Quella dei selvatici nelle province di Como e Lecco è una situazione completamente fuori controllo. È ora necessario proteggere i cittadini ma anche salvare gli animali: abbiamo un numero sempre crescente di capi di bestiame sbranati in Alta Lombardia, mentre la stagione dell’alpeggio è ancora all’inizio. Temiamo che il quadro possa solo peggiorare. Anche nelle nostre zone, la presenza del lupo si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi in alpeggio che rischia di portare all’abbandono della montagna”.
Lupi sempre più a contatto con l'uomo
La situazione non è un unicum nella provincia lombarda. Proprio pochi giorni fa in provincia di Chieti una donna era stata aggredita da un lupo in uno scenario tutt'altro che selvatico. Nadia Terenzi, 56 anni, passeggiava con il suo cane nel centro di Palombaro quando è stata sorpresa dall'animale, che l'ha scaraventata a terra ed è fuggito con il suo cucciolo tra i denti.
Lupo scorrazza sulla Provinciale
Numerosi gli avvistamenti avvenuti in Valchiavenna e Valtellina (provincia di Sondrio, Lombardia).. L'ultimo in ordine di tempo riguarda l'area della Valle Spluga.
Il video, girato da un'automobilista di passaggio, mostra l'animale correre sulla strada provinciale nel tratto tra Isola e Madesimo. L'ennesimo segnale di una presenza significativa del predatore, forse uno di quelli resisi protagonisti di una predazione nei pressi delle abitazioni a Campodolcino
Come racconta Prima la Valtellina, sempre nella stessa giornata era stato segnalato un ulteriore avvistamento di un lupo, questa volta a Fraciscio, come si vede nella foto.
Insomma ormai non si contano più le volte in cui uno di questi predatori è stato osservato nei pressi dei centri abitati.
Caprette sbranate nel Canavese, in provincia di Torino
A Valperga, città metropolitana di Torino, Piemonte, era recentemente scattato un altro allarme quando alcuni capi di bestiame erano stati uccisi da un lupo e alcuni automobilisti lo avevano ripreso con il cellulare in un campo non molto distante dalle case.
Ora un altro video immortala un altro lupo nei pressi del ristorante Sant'Anna a Valperga, proprio dove sono state rinvenute le carcasse di quattro caprette uccise.
Si tratta della piccola fattoria annessa al ristorante Sant’Anna, dove, oltre alle caprette, sono presenti un pony con un puledrino, nato meno di un mese fa, e delle Galline.
"Quando la mattina sono andato al recinto delle capre - ha raccontato a Prima il Canavese Livio Schiagno che si occupa di gestire gli animali - ho trovato le capre uccise e due di loro divorate. Ho chiamato il veterinario che, analizzando le ferite, soprattutto i morsi sul collo, mi ha spiegato che si era trattato di un attacco di lupi".
Gli ovini erano liberi in una zona recintata, ma la rete di un metro e mezzo è stata facilmente superata dagli animali predatori.
"Il veterinario mi ha spiegato che è ormai normale: i lupi si vedono sempre più anche in pianura. Proprio qualche giorno fa un conoscente mi aveva detto di aver visto quattro lupi attraversare la strada ferrata, ma, francamente, avevo pensato che fosse più probabile fossero dei cani. Ho pensato che fosse giusto avvertire le persone che vivono nei dintorni, in modo che, soprattutto durante la notte, ricoverino adeguatamente i propri animali domestici e, come mi ha suggerito il veterinario, assolutamente non li si lasci fuori legati, impedendo loro qualunque via di fuga".