La Moldavia vuole l'Europa e liberarsi dall'ombra della Russia: mare di persone in piazza
Da un lato la Presidente della Moldavia, Maia Sandu, dall'altro la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, in visita a Chisinau, per sostenere la richiesta di integrazione europea
E' un trionfo di bandiere europee che sventolano accanto a quelle moldave. Domenica 16 maggio 2023, a Chișinău, la capitale della Moldavia, si è tenuta una grande manifestazione organizzata dal governo in carica in favore del processo di avvicinamento all’Unione Europea, avviato ufficialmente poco più di un anno fa. Contando che nel Paese vivono circa 2 milioni di persone, i partecipanti stimanti - 75mila - rappresentano un numero enorme e un chiaro segnale della direzione che la cittadinanza intende abbracciare.
La Moldavia abbraccia l'Europa
Da un lato la Presidente della Moldavia, Maia Sandu, dall'altro la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, in visita a Chisinau, per sostenere la richiesta di integrazione europea dell'ex Repubblica Sovietica che nel 2022 ha ottenuto lo status di candidato. "L'Europa è la Moldavia, la Moldavia è l'Europa", questo lo slogan della manifestazione.
"Siamo qui per dire ad alta voce con sicurezza e orgoglio che i moldavi sono europei", scandisce dal palco la presidente Sandu, per l'occasione vestita di azzurro a richiamare i colori della bandiera di un'unione che sente sempre più vicina.
La Presidente Metsola si è detta onorata per l'invito e ha annunciato che la Moldavia è già pronta per l'integrazione europea, parole significative per quella parte della popolazione che teme di entrare nel mirino di Mosca. Il rischio c'è, aveva dichiarato la Presidente Sandu, e pensiamo di poter salvare la nostra democrazia solo facendo parte dell'Unione Europea, erano state le sue parole. Ma le tensioni sono nell'aria. Nel Paese c'è anche un'altra fetta di popolazione filorussa che chiede a gran voce un referendum prima di procedere con l'adesione, perché, spiegano, deve essere il popolo a decidere il proprio futuro e non un partito politico.
In bilico
La posizione moldava è complicata. Si tratta di uno degli Stati più poveri in Europa, e fino al 1991 faceva parte dell’Unione Sovietica, motivo per il quale subisce regolari tentativi di destabilizzazione della propria vita politica da parte della Russia, che di fatto controlla una piccola regione nel nord del paese, la Transnistria. Il trend, però, pare chiaro: da anni i moldavi votano in numeri sempre più ingenti per partiti che promuovono un progressivo avvicinamento all’Occidente e in particolare all’Unione Europea: dopo un processo iniziato anni fa e una richiesta ufficiale avvenuta nel marzo del 2022, un anno fa la Moldavia ha ottenuto lo status ufficiale di paese candidato a entrare nell’Unione.