Albero secolare si spezza all'improvviso e crolla su un'edicola
E' successo a Cagliari. Per il Comune non c'erano segni di cedimento, ma l'esperto: "Poteva essere previsto"
E' una tragedia sfiorata quella avvenuta alle prime ore dello scorso lunedì, 15 maggio 2023, a Cagliari. In via Roma, verso le 5 del mattino, un albero secolare si è spezzato all'improvviso ed è caduto su un'edicola.
Cagliari, albero si spezza e crolla su un'edicola
Del drammatico incidente di Cagliari, ora non restano che le macerie dell'edicola. Fortunatamente, considerato l'orario, non ci sono state né vittime, né feriti, anche se lo spavento è stato grande.
L'albero secolare in questione, un ficus monumentale situato in via Roma, precisamente in piazza Ingrao, si è spezzato all'improvviso verso le 5 del mattino di lunedì, 15 maggio 2023. Un grosso ramo dell'albero ha ceduto, crollando inesorabilmente sul tetto dell'edicola che, come si può vedere dalla g-map della zona qui sotto, si trovava esattamente accanto e su due automobili parcheggiate lì vicino.
Come affermato in precedenza, l'edicola, al momento del crollo del ramo, era ancora chiusa e nessuno si trovava al suo interno o nella zona circostante. Ad accorgersi per primo del disastro un ragazzo che consegna i giornali. Quest'ultimo ha avvisato immediatamente Antonio Durzu, titolare dell'esercizio commerciale distrutto.
L'edicolante, intervistato da L'Unione Sarda, ha manifestato tutta la sua amarezza per quanto accaduto:
"Non pensavo fosse così perché non è la prima volta che cadono rami. Pensavo fosse il solito, e invece questa volta era una parte importante della pianta".
La sua attività, dopo il crollo del ficus, dovrà essere necessariamente demolita, anche perché nelle operazioni di rimozione dell'albero, l'edicola non ha resistito al trascinamento effettuato dal camion, venendo così sradicata dal suolo. Il Comune di Cagliari, tuttavia, attraverso le parole di Giorgio Angius, vicesindaco e Assessore al Verde pubblico del Comune di Cagliari, ha fatto sapere che interverrà in suo aiuto:
"C'è dispiacere per l'edicolante, che ha subito un grave danno. L'amministrazione farà di tutto per venirgli incontro e consentirgli di riprendere a lavorare il prima possibile".
L'esperto: "Il crollo poteva essere previsto"
Sul crollo del ficus monumentale in piazza Ingrao, al momento, sono in corso le indagini per fare chiarezza su quanto accaduto. L'assessore Angius ha dichiarato che sull'albero secolare, all'apparenza sano, non sono state fatte verifiche di recente e per questo motivo non è stato possibile capire se all'interno fosse a norma.
In una nota, il Comune di Cagliari ha fatto sapere:
"Durante le periodiche lavorazioni (l’ultima datata ottobre 2022), l’alberatura, non inserita nel registro degli alberi monumentali, non aveva mostrato segni di cedimento e non rilevava all’esterno alcun tipo di sofferenza. Dai primi rilievi in loco dei tecnici comunali, si ipotizzerebbe che la causa del cedimento sia da attribuire a parassiti microbici specializzati nell’attacco del legno".
Intervistato dalla TgR della Sardegna, però, Gianluigi Bacchetta, esperto di Botanica e docente all'Università di Cagliari, sottolinea come secondo lui l'evento potesse essere prevedibile:
"Già un paio di anni fa c'era stato un cedimento e un grosso ramo era caduto proprio in via Roma. Quindi si erano già evidenziate delle criticità. In più quella piante è esposta direttamente al Maestrale e in quest'ultimo periodo sicuramente è stata sollecitata in maniera notevole e le lesioni hanno portato a questo schianto".
La risposta finale sulle ragioni del crollo però arriverà nelle prossime settimane dagli esperti dell'Università di Sassari che analizzeranno alcune sezioni del tronco caduto. Esclusa però la possibilità che a provocare il cedimento del ramo siano stati i lavori del cantiere aperto per il rifacimento di via Roma.
"In Sardegna - afferma Gianluigi Bacchetta - manca una legge di protezione della flora e di tutela degli alberi monumentali. Nel recente passato abbiamo visto altri alberi monumentali che hanno subito dei danni notevoli o sono stati addirittura distrutti. Servirebbe un provvedimento legislativo che consente non semplicemente la tutela, ma anche la realizzazione di piani di gestione di questo patrimonio arboreo che ha un valore monumentale".