L'ultima truffa delle finte multe sul parabrezza dell'auto per rubarvi i soldi (e gli americani la copiano)
A San Francisco sui parabrezza delle auto false sanzioni. Ma lo facevano già a Napoli qualche mese fa...
Quando capita di prendere una multa e di trovarsela sul parabrezza, passato il momento di rabbia, per non dimenticarsela e per avere la possibilità di pagare con la riduzione, è cosa buona saldare in tempi rapidi. Ma proprio questa "fretta" può tradirci. L'esempio viene da San Francisco, negli Usa, dove qualcuno ha escogitato una nuova truffa. Che poi nuovissima non è, dato che era già stata segnalata qualche tempo fa a Napoli.
Finte multe sul parabrezza dell'auto per rubare soldi e dati
A San Francisco di recente alcuni automobilisti si sono trovati una multa sul parabrezza dell'auto. Un avviso ben fatto, con tanto di codice QR per il pagamento della sanzione, che porta direttamente a un sito che sembra in tutto e per tutto quello ufficiale della Sfmta (San Francisco Municipal Transportation Agency). Un sito falso, che utilizzava il modulo di pagamento per far incamerare ai pirati informatici quella che l'automobilista pensava fosse una multa.
L'errore grossolano
I truffatori, però, hanno commesso un errore piuttosto grossolano. Nell'avviso hanno sbagliato... la data. Una sanzione del 4 maggio 2023 portava invece la data del 5 maggio, dunque il giorno successivo. Un fatto che ha insospettito l'automobilista multato, che ha fatto denuncia e fatto partire di fatto le indagini che hanno scoperto cosa si celava dietro quelle multe.
Ma in Italia c'eravamo arrivati di già...
Una situazione simile a quella che si era verificata qualche mese fa a Napoli. Era dicembre 2022 quando la Polizia locale partenopea spiegava ai cittadini che era in corso un tentativo di truffa.
"La Polizia Locale rende noto che è in corso un tentativo di truffa ai danni dei cittadini residenti nel Comune di Napoli. È stato, infatti, segnalato dal Servizio Gestione Sanzioni Amministrative che ignoti stanno producendo verbali contraffatti per violazioni al Codice della Strada, depositati sui parabrezza dei veicoli in sosta, di fattura e tipologia diversa da quelli del Comune di Napoli riportanti un falso IBAN".
Qualcosa di simile era accaduto anche a Verona. In questo caso si trattava di e-mail parlavano di notifiche di atti a cui accedere inserendo i propri dati. Un tentativo di phishing, insomma, per carpire i dati degli utenti.