Erin Doom svela il suo volto: è la giovane Matilde, nemmeno 30 anni, record di vendite
Schiva e visibilmente emozionata, l'autrice racconta di quando durante i firmacopie era chiusa nello sgabuzzino...
Erin Doom rivela il suo volto a Che tempo che fa: la giovane scrittrice, di nome Matilde, si svela dopo aver scelto per diversi anni l’anonimato. Un vero e proprio caso editoriale che ha inanellato – e continua ad inanellare – successi in termini di vendite. Poco meno di 30 anni, originaria dell’Emilia Romagna, la giovane resta ancora sul vago circa molti dettagli della sua vita anche se spiega di aver studiato Giurisprudenza anche se ora la sua occupazione è la scrittura. Del resto, con i numeri che è in grado di “macinare”, non potrebbe essere diversamente.
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Ma ora ha finalmente un volto: il motivo? Poter interagire con i suoi fan.
Erin Doom è Matilde
"Sono sempre stata una persona molto introversa, riservata e schiva. Quando ho iniziato questo percorso ho scelto uno pseudonimo per vivere tutto questo nel modo più confacente alla mia indole. L'anonimato è stato un compromesso, perché sentivo comunque che stavo perdendo qualcosa, come la possibilità di poter incontrare e conoscere i miei lettori”, così Matilde ha spiegato nella serata di ieri, domenica 14 maggio 2023, nel salotto di Fabio Fazio, le ragioni che l’hanno portata a scegliere di celare la propria identità. Decisione rivista in questi ultimi mesi.
Quanto allo pseudonimo scelto:
"Erin è un nome di origine irlandese che richiama i concetti libertà, natura, spazi aperti. Doom mi piaceva per l'ambivalenza, perché in inglese vuol dire destino e condanna, e ogni cosa, a seconda di come noi ce la viviamo, ha un'accezione negativa e positiva".
Al Salone del Libro in anonimato
Diversi gli aneddoti divertenti legati a questa scelta di anonimato: l'anno scorso è stata al Salone del Libro di Torino in veste di spettatrice, per seguire un evento a lei dedicato: "Avevo scritto una lettera apposta, ma il personale della sicurezza non mi ha fatto entrare, perché era tutto pieno", ha spiegato l'autrice più amata e venduta in Italia nel 2022, con 500mila copie per Fabbricante di lacrime e 200mila per il secondo romanzo, Nel modo in cui cade la neve.
Anche i genitori hanno scoperto tardi la verità:
"Ho studiato legge e ho iniziato a scrivere durante l'università. Di giorno studiavo e la notte facevo appunti al computer. Lo sanno solo la mia famiglia e le mie più care amiche, sette persone in tutto".
Anche sul set del film tratto dal suo primo libro "mi sono presentata come la stagista dell'ufficio marketing della casa editrice" e ai firmacopie è rimasta "nascosta negli sgabuzzini".
La giovane si rivolge quindi ai suoi tantissimi estimatori:
"Vorrei ringraziare tantissimo i lettori per tutto il sostegno che mi hanno dato in questi anni, anche senza vedermi, fidandosi di ciò che ho scritto. Ora farò degli incontri con i miei lettori. Finalmente li vedrò".
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Il nuovo romanzo
Il 16 maggio Magazzini Salani (che ha scoperto l'autrice sulla piattaforma Wattpad) porterà nelle librerie "Stigma", il nuovo romanzo della scrittrice, la cui trama promette di essere travolgente, ricca di emozioni e anche di tormenti.
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La protagonista di "Stigma" è una ragazza che non crede più nei miracoli. Troppe volte, infatti, la vita l'ha masticata e risputata, illudendola che un futuro scintillante fosse in serbo per lei. Da sola e senza mezzi, Mireya decide di trasferirsi a Philadelphia in cerca di fortuna. Con sé ha soltanto una vecchia valigia, intorno l'inverno gelido di una città sconosciuta. Il suo personale miracolo sembra compiersi quando si imbatte in un'insegna al neon che si staglia nel buio della notte. Eccentrico e sfarzoso, il club Milagro's è un luogo capace di affascinare chiunque ne varchi la soglia, Mireya compresa.
Con l'ostinazione di chi non ha niente da perdere, la ragazza riesce a farsi assumere come barista. Il Milagro's, però, è più di un locale esclusivo. Dietro le sue porte chiuse, oltre ai lustrini e alle luci di scena, si intrecciano destini e sussurrano segreti. I più oscuri si condensano tutti nel viso aspro e incantevole di Andras, il capo della sicurezza. Fra Mireya e Andras è odio a prima vista. Entrambi portano sulla pelle gli stessi segni, hanno addosso il marchio di chi ha dovuto imparare a lottare per sopravvivere. Eppure i due continuano a imbattersi l'uno nell'altra, come attirati da una forza misteriosa che non sanno né possono contrastare, stretti da un filo dorato più forte di un destino.
Una carriera “moderna”
È stato tramite Tik Tok che i giovani lettori hanno diffuso il loro apprezzamento per i lavori di Doom. Condividendo video, pezzi ed estratti della storia, e portando sempre più ragazzi a interessarsi ai suoi scritti. La casa editrice Salani ha visto un'interessante nicchia potenziale (possiamo dire che ci ha visto lungo) e ha fatto un'offerta alla giovane, il resto è il successo conclamato noto a tutti.