NOVITA' INVESTIGATIVA

Tentato stupro a Milano: l'aggressore scambiato per un gambiano è un turista americano

La donna era stata salvata dall'intervento di un 94nne. L'episodio ha fatto clamore e ha riproposto il tema della sicurezza nel capoluogo della Regione

Tentato stupro a Milano: l'aggressore scambiato per un gambiano è un turista americano
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Sul tentato stupro a Milano c'è una novità nelle indagini investigative. L'autore del tentativo di violenza sessuale nei confronti di una dottoressa polacca di 43 anni non sarebbe un immigrato del Gambia, ma un turista americano.

Diversa anche l'età, 29 anni, e l'aggressore secondo le indiscrezioni investigative trapelate soffrirebbe di gravi disturbi psichici.

Milano violenta, ancora allarme

La vicenda, come raccontato anche da Prima Milano, aveva riproposto il tema della sicurezza nel capoluogo milanese.

Un tentativo di aggressione che ha fatto decisamente scalpore dal momento che la donna è stata di fatto salvata dall'intervento provvidenziale di un pensionato di 94 anni che, sentendo le richieste di aiuto, si è precipitato in soccorso della donna una scacciacani in mano.

A quel punto l'aggressore ha fermato la sua furia, è rimasto sotto tiro del 94enne fino all'arrivo dei carabinieri, mentre la vittima è stata soccorsa dagli operatori del 118.

L'errore nel cognome, l'aggressore da gambiano diventa americano


Come detto, la novità più rilevante di queste ultime ore è la diversa identità dell'aggressore: da gambiano ad americano, così come l'età: da 23 a 29 anni.

L'errore si sarebbe verificato a causa di un nome sbagliato fornito proprio dall'uomo, che era senza documenti e avrebbe dunque fornito false generalità.

Poi però attraverso tutti i controlli incrociati con le banche dati delle centrali operative delle forze dell'ordine, è stata fatta chiarezza almeno sull'identità dell'uomo che, dopo la convalida dell'arresto, si trova accusato di tentata violenza sessuale, tentata rapina aggravata e lesioni personali.

Il pedinamento e il tentativo di stupro, cosa è successo

Il tentativo di stupro di fatto ha avuto inizio in via Washington, quando l'uomo ha visto la dottoressa avvicinarsi alla palazzina dove abita e infilare le chiavi nella serratura.

Dopo che la donna ha aperto il portone ed è entrata, l'aggressore con una mossa rapida e astuta ha impedito la chiusura dell'ingresso con un piede.

Poi con fare silenzioso si è "lanciato" all'inseguimento fino a quando è riuscito a ripetere praticamente lo stesso canovaccio alla porta dell'appartamento della 43enne.

L'intrusione nell'appartamento e i minuti di paura

Secondo quanto è stato possibile ricostruire dagli investigatori, l'uomo nel suo piano originario sembra si trovasse nella zona e abbia fatto irruzione nell'appartamento per commettere un furto.

Quando la vittima ha reagito, l'uomo le sarebbe saltato addosso colpendola con pugni e schiaffi, l'avrebbe spinta a terra e si sarebbe messo a cavalcioni su di lei e le avrebbe strappato la camicia.

A quel punto la dottoressa polacca prima ha richiamato l'attenzione dei vicini urlando, poi dopo vari tentativi di difendersi, è riuscita è "liberarsi".

La difesa dell'avvocato del 29enne

L'avvocato difensore del 29enne ha però evidenziato i problemi psichici del suo assistito e avrebbe rimarcato che il turista americano sarebbe stato a sua volta picchiato dopo la scoperta della sua intrusione nell'appartamento della dottoressa polacca.

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