Festa della mamma: due provocazioni sollevano un polverone
Una tazza con riferimento al delitto di Cogne e un manifesto con un doppio senso hot stanno facendo discutere
Festa della mamma 2023 all'insegna delle provocazioni.
Sicuramente azzardate, hanno sollevato un polverone e una ridda di reazioni e commenti indignati sui social. Sicuramente intenzionali, hanno ottenuto lo scopo prefissato: bene o male, purché se ne parli... la celebre frase di Oscar Wilde è valida ancora dopo più d'un secolo.
La tazza con la scritta
La foto della nuova tazza con la scritta "Un po’ la Franzoni la capisco" (dal costo di ben 25€) pubblicata dalla realtà barese Piattini Davanguardia sulla pagina aziendale di Instagram ha scatenato fior di polemiche in poche ore.
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L'oggetto è stato creato dalla designer Annagina Totaro che, insieme con il compagno Andrea Cardano è titolare dell'attività.
A mandare su tutte le furie è stata proprio la frase "Un po’ la Franzoni la capisco" in riferimento al tragico fatto di cronaca avvenuto a Cogne, in Valle d'Aosta, ovvero la morte del piccolo Samuele Lorenzi per cui Annamaria Franzoni è stata condannata.
Nelle recensioni sul sito dell'azienda c'è chi apprezza:
"Il black humor non tutti lo capiscono. comprata e regalata alla mia mamma. Regalo super gradito"
Ma anche chi non ci sta (così come la maggior parte dei commentatori sui social):
"Detestando con tutto il cuore il politically correct, pur trovando abominevoli i cartoons di Disney con personaggi dei fratelli Grimm che devono adesso essere anche di colore, non sopportando di sentire dire "Presidenta" ... da, pur, ammiratore di Natangelo, degli Squallor, di Elio e le storie tese e di Zalone... no, stavolta non ce la faccio. C'è una soglia di rispetto umano che non va superata. Non si possono guadagnare soldi sulla memoria di un innocente ammazzato forse con un mestolo o un ferro da stiro da una madre psicotica in crisi di autocontrollo. Dal principale fan della comicità irriverente un VERGOGNATEVI tutto di cuore."
Il mega manifesto hot
Il manifesto 5 metri per tre lo ha ideato la Control, azienda diventata iconica per la produzione di preservativi, che ora ha ampliato il proprio panel di prodotti con gadget, sex toys e quant'altro.
"La mamma non si tocca. O forse sì" è lo slogan.
Un gioco di parole senza dubbio arguto, che fa riferimento alla Festa della mamma con un doppio senso decisamente hot.
Se stasera tornando dal lavoro lo cercherete sulle strade però non lo troverete: è stato respinto. Resterà relegato nelle pagine social dell’azienda che ha deciso di pubblicarlo lo stesso nei propri spazi.
Troppo avventato come claim. La mamma non si tocca per davvero, punto. Soprattutto nella sua festa.
Eppure, anche in questo caso (anzi a dire il vero decisamente di più rispetto alla tazza, roba per cinici con tanto di pelo sullo stomaco) c'è anche chi ha apprezzato, ricondividendo il messaggio sui social come segno d'emancipazione.