Spuntano tende davanti a tutte le Università, intanto sul caro-affitti è scontro nella maggioranza
Il Ministro dell'Istruzione Valditara: "Riguarda le città governate dal centro-sinistra". Irritata la Ministra Bernini: "Contrapposizione controproducente"
E' iniziato tutto a Milano, ma in breve tempo la protesta si è allargata a macchia d'olio, toccando tante altre città della Penisola: non solo Roma e Bologna, ma anche Cagliari, Torino, Firenze e Pavia in questi ultimi giorni stanno assistendo alla contestazione degli studenti contro il caro affitti, problematica per la quale hanno deciso di accamparsi con le tende proprio davanti alle sedi delle loro università. Ma mentre nei grandi centri urbani prosegue la mobilitazione studentesca, il tema dell'emergenza abitativa è diventato punto di scontro tra il Governo, in particolare il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, e i sindaci del centrosinistra.
(In copertina protesta studentesca con le tende a Roma)
Caro affitti, studenti in protesta con le tende davanti alle università
La prima è a stata Ilaria Lamera, 23enne bergamasca, studentessa di Ingegneria ambientale al Politecnico di Milano.
Lo scorso giovedì, 4 maggio 2023, ha deciso di piantare una tenda davanti alla sede della sua università per protestare contro l'aumento degli affitti che non consente agli studenti fuorisede di trovare una soluzione abitativa adeguata per permettere loro di vivere nella città dove stanno studiando.
"I costi di Milano non permettono a studenti con famiglie normali alle spalle di prendere stanze in affitto - ha Ilaria dichiarato a La Repubblica, sottolineando il fatto che vive in una stanza in affitto da 600 euro al mese - Io avevo trovato singole da 700 euro spese escluse, non potevo permettermele".
La sua iniziativa spontanea, tuttavia, in brevissimo tempo ha coinvolto non solo i colleghi universitari del capoluogo lombardo, ma anche tanti altri studenti di diverse città della nostra Penisola: da Roma a Bologna, passando per Cagliari, Torino, Firenze, Pavia, Padova e Perugia.
Firenze
Padova
Pavia
Una vera e propria mobilitazione nazionale che, nelle scorse ore, è stata lanciata anche dal sindacato studentesco Unione degli Universitari (Udu).
"Mobilitazione nazionale sulla crisi abitativa: dal Governo nessuna risposta! Dopo la protesta della settimana scorsa davanti al Politecnico di Milano, dal Governo non sono arrivate risposte. La Ministra Bernini procede imperterrita per la sua strada, che prevede essenzialmente la realizzazione di residenze universitarie private. Altro che Diritto allo Studio!
Si tratta di decisioni prese sena confrontarsi con le rappresentanze studentesche e il CNSU: se il Next Generation EU dovrebbe migliorare proprio le nostre condizioni e il nostro futuro, perchè il Governo non ascolta le nostre proposte? Ci aspetteremmo invece che il Ministero dell'Università convochi un tavolo per trovare soluzioni condivise.
Per queste ragioni, abbiamo preparato un manifesto contenente dieci proposte per migliorare la condizione abitativa studentesca. Intanto, ci mobilitiamo in tutta Italia, piantando tende davanti agli atenei! Vogliamo risposte concrete su residenze pubbliche e aiuti per gli affitti, oltre che politiche abitative e fiscali capaci di calmierare i canoni di locazione".
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Ma mentre gli studenti proseguono nella loro contestazione accampati con le tende davanti alle sedi universitarie, il tema della crisi abitativa ha raggiunto anche le istanze della politica diventando un punto di scontro aperto tra il Governo e i sindaci delle città governate dal centrosinistra. Ad accendere la miccia il Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara.
Scontro Governo-sindaci sul tema della crisi abitativa
Il Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, sul piede di guerra contro i sindaci del centro-sinistra, li accusa di non aver varato politiche adeguate per contenere i canoni degli affitti.
"Guarda caso - dichiara il ministro Valditara a SkyTg24 - tocca tutte le città governate dal centro-sinistra e quindi voglio permettermi, con molta pacatezza, di evidenziare come nelle città dove ci sono gli accampamenti, dov'è il problema è particolarmente grave, proprio anche per il caro affitto; non sono state attivate dalle giunte comunali delle politiche a favore dei giovani, degli studenti".
Un’uscita che però ha sollevato contrarietà anche all’interno dello stesso Governo: dal ministero dell’Università, guidato da Annamaria Bernini, trapela “irritazione” per la ricerca di una contrapposizione con le amministrazioni locali, ritenuta “controproducente al raggiungimento di una soluzione efficace e il più possibile condivisa del problema”.
Per la leader del Partito Democratico Elly Schlein il caro affitti mette in crisi il diritto allo studio:
"Il partito democratico continuerà a spingere per convincere il Governo a tornare indietro sull'errore madornale che ha fatto cancellando il fondo per gli affitti".
Ma chi non intende farsi mettere alla gogna dal ministro Valditara sono proprio i sindaci delle grandi città. Beppe Sala, primo cittadino di Milano, replica piccato: "Se la sua frase è frutto di una riflessione profonda credo che, con questa affermazione, il Ministro illumini il Paese rispetto a quello che lui è". Da Firenze il sindaco Dario Nardella non fa sconti: "Ma il Ministro dov'era mentre il suo Governo votava a dicembre l'azzeramento del Fondo Nazionale affitti, non c'è limite alla vergogna". Gli fa eco il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: "Questo scaricabile è veramente penoso, vorrei evitare di scadere ad un livello così basso". Da Bologna il sindaco Matteo Lepore bolla Valditara come abbastanza disinformato e sollecita un piano casa Nazionale.
Anche l'Unione degli Universitari risponde contrariata alle dichiarazioni di Valditara:
"La crisi abitativa non dipende dal colore politico della giunta comunale, ma anzitutto dalle politiche statali e regionali attuate negli ultimi anni. Un esempio? I comuni di Pavia e Perugia che sono amministrate da giunte di destra, all’interno di Regioni governate dalla destra. La dichiarazione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è fuori dal mondo".
La Lega, invece, se la prende con il Pd, sostenendo che è stato al Governo ininterrottamente dal 2011 al settembre 2022 e i tanti problemi del Paese, come l'emergenza abitativa, hanno una precisa responsabilità politica.
Studenti in tenda a Milano, sindaco di Lodi: "Venite qui, si sta bene"
In merito al problema del caro affitti che riguarda le grandi città, soprattutto Milano, si è espresso nelle ultime ore il sindaco di Lodi, Andrea Furegato, il quale, prendendo la palla al balzo, ha dichiarato:
"Studenti, venite qui da noi a Lodi: la città è accogliente e i prezzi sono accessibili".
Furegato nell'avanzare la proposta lanciata agli studenti residenti a Milano, come riporta il Corriere della Sera, fa leva sulla buona qualità di vita in città: i prezzi degli affitti, fatti due conti, a Lodi sono circa la metà di quelli che si trovano a Milano.
"Oltretutto - aggiunge il primo cittadino - Lodi è una città accogliente che offre tanti servizi. Non solo. Si tratta anche di una città che conta già circa 3mila studenti che frequentano le nostre sedi universitarie".
Sempre secondo il sindaco Furegato, anche il problema della distanza tra Lodi e Milano sarebbe facilmente bypassabile: i collegamenti tra il capoluogo regionale e il capoluogo lodigiano infatti sono buoni e tra treni, passante e altri mezzi pubblici, da Lodi si può raggiungere Milano in una ventina di minuti.
Della stessa idea di Furegato sono anche le associazioni di commercianti di Lodi: accogliere gli studenti in arrivo da Milano, infatti, potrebbe portare benefici per la città e per la sua economia, generando indotto e movimentando l'economia con indubbi vantaggi per gli esercenti, per gli affittuari e in generale per tutta la popolazione.