Mentre i colloqui di pace si intensificano, tra speranze e passi indietro, e il presidente Zelensky arriva a Roma per incontrare Papa Leone XIV e Giorgia Meloni, l’Unione europea ribadisce compatta il proprio sostegno a Kyiv.
“L’Ue rimane ferma al fianco dell’Ucraina. Le nostre proposte di finanziamento sono sul tavolo. L’obiettivo è un’Ucraina forte, sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati”, scrivono Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Ue Antonio Costa dopo l’incontro a Bruxelles con Volodymyr Zelensky e il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Un messaggio politico chiaro: la sovranità ucraina non è negoziabile e la sicurezza del Paese resta una priorità strategica per l’Europa, considerata come la “prima linea di difesa” dell’Unione nel lungo periodo.
Zelensky in tour europeo tra Londra, Bruxelles e Roma: l’Ue rinsalda l’asse
In un momento di delicata ripresa diplomatica, il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha avviato un tour europeo che tocca Londra, Bruxelles e Roma, dove oggi, martedì 9 dicembre 2025, incontrerà Papa Leone e successivamente il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Una missione che arriva dopo le parole critiche di Donald Trump, che ha definito “deludente” l’approccio ucraino ai negoziati.
Tensione Usa-Ue
L’Europa intanto fa quadrato. Von der Leyen assicura che la proposta sugli asset russi congelati “aumenterà il costo della guerra per Mosca”, mentre Emmanuel Macron ammette che la convergenza con Washington “non è ancora completa”.
Da Roma, Meloni rilancia l’importanza “dell’unità di vedute tra Ue e Usa” per una soluzione stabile del conflitto. Ma la premier non nasconde la preoccupazione per il possibile asse diretto Washington-Mosca.
“Gli alleati facciano gli alleati”, ammonisce Costa. Parole a cui Trump replica con toni duri:
“L’Europa sta prendendo direzioni sbagliate”.
Intanto Mosca getta benzina sul fuoco invitando Bruxelles a “seguire i consigli di Trump per salvarsi”.
Meloni-Zelensky: generatori italiani in arrivo e pieno sostegno ai negoziati
In vista dell’incontro odierno, Meloni e Zelensky hanno avuto un colloquio telefonico definito “costruttivo” in una nota ufficiale da Palazzo Chigi. La premier ha rinnovato la solidarietà italiana dopo la nuova ondata di attacchi russi contro infrastrutture civili e annunciato l’invio di generatori di emergenza costruiti da aziende italiane. Le forniture, destinate a sostenere la rete energetica e la popolazione ucraina, partiranno nelle prossime settimane.
Meloni ha inoltre ribadito il sostegno dell’Italia al processo negoziale e all’iniziativa statunitense per una “pace giusta e duratura”. Una linea che, secondo Roma, richiede la disponibilità dell’Ucraina a presentarsi al tavolo “in buona fede”, con l’auspicio che Mosca mostri finalmente una simile apertura.
Le condizioni per la pace secondo gli Usa: Donbass e Zaporizhzhia restano gli ostacoli chiave
A definire il quadro negoziale è anche l’inviato uscente di Donald Trump per l’Ucraina, Keith Kellogg, intervenuto al Reagan National Defense Forum. Secondo il generale, gli sforzi per chiudere il conflitto sarebbero “agli ultimi 10 metri”, ma restano ancora due importantissimi nodi irrisolti: il controllo del Donbass e la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia.

La Russia mantiene la maggioranza del territorio del Donetsk e del Luhansk, annessi unilateralmente tre anni fa insieme a due regioni meridionali. Zaporizhzhia, pur con i reattori spenti, necessita di un’alimentazione stabile per evitare rischi nucleari: un punto critico che rende la trattativa ancora più complessa.
Sumy al buio: nuovi attacchi russi alle infrastrutture energetiche
Intanto, sul campo si continua a combattere. Mentre la diplomazia fa passi avanti e indietro, un massiccio attacco russo con droni ha colpito la regione di Sumy, nel nord dell’Ucraina, lasciando la città senza elettricità. In soli trenta minuti, oltre dieci droni kamikaze hanno centrato diverse infrastrutture energetiche, riferisce il governatore Oleh Hryhorov. Un segnale drammatico della fragilità della rete elettrica ucraina, già messa a dura prova dalle offensive delle ultime settimane.