Cronaca
A Milano

Filma le borseggiatrici in azione in metropolitana: aggredito con schiaffi e pugni

Vittima dell'aggressione è Matthia Pezzoni, admin della pagina Instagram "MilanoBellaDaDio"

Filma le borseggiatrici in azione in metropolitana: aggredito con schiaffi e pugni
Cronaca 24 Aprile 2023 ore 10:02

Un colpo all'altezza dell'occhio sinistro che gli ha causato prima una ferita sanguinante e poi un successivo ematoma. Un'aggressione che riporta al centro dei dibattiti il tema delle borseggiatrici di Milano che continuano a eseguire furti in particolare nelle metropolitane del capoluogo lombardo. Una problematica fatta emergere soprattutto grazie ai filmati, rilanciati sui social media da diverso tempo, che mostrano le borseggiatrici in azione. E proprio mentre stava girando il video di uno di questi borseggi, Matthia Pezzoni, admin della pagina Instagram "MilanoBellaDaDio" e presidente del Comitato per la sicurezza per Milano, è stato ferito con schiaffi e pugni a un occhio, dovendo ricorrere alle cure del Pronto soccorso.

Filma le borseggiatrici in azione: aggredito a schiaffi e pugni

A dare testimonianza della violenza subita, come sempre, è direttamente la stessa "MilanoBellaDaDio", pagina Instagram che da diverso tempo agisce in prima linea nelle vesti di vigilanza civica, funzione che l'ha portata recentemente a fondare il Comitato per la sicurezza per Milano.

 

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Un'aggressione che, come detto, ha riportato l'attenzione sul tema delle borseggiatrici che colpiscono nelle metropolitane del capoluogo lombardo: donne che approfittando della calca di persone sui mezzi pubblici riescono a eseguire furti in silenzio, senza mai farsi vedere o scoprire dalle vittime degli scippi.

Proprio per questo motivo, "MilanoBellaDaDio" ha deciso di testimoniare a più riprese, attraverso filmati pubblicati sui social, i borseggi che si verificano nelle metro milanesi. Un esempio è quello riportato qui di seguito, registrato di nascosto da Lazzaramo (inviato per "MilanoBellaDaDio").

 

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Proprio nel corso di uno di questi video, nella serata di sabato scorso, 22 aprile 2023, Matthia Pezzoni, 34 anni e admin della pagina Instagram milanese, è stato aggredito dalle borseggiatrici che lo hanno colpito all'occhio sinistro con calci e pugni. Le botte subite, mostrate in un'immagine ricondivisa sui social, gli hanno causato prima una ferita sanguinante e poi un ematoma piuttosto vistoso che gli ha gonfiato l'occhio.

"Ieri sera - scrive "MilanoBellaDaDio" - tre borseggiatrici riconosciute come (Tanja, Salomeja e Patrizia) hanno brutalmente aggredito Matthia Presidente del Comitato per la sicurezza per Milano in metropolitana. Matthia è rimasto per 8 ore in ospedale (fino alle 4 di questa mattina). Ora ha un occhio molto gonfio ma sta bene. Pensate che le borseggiatrici fanno così con tutti coloro che si mettono in mezzo per fermare un borseggio, anche gli anziani. Chi fermerà queste criminali?".

La Questura di Milano ha riferito che ad intervenire dopo l'aggressione è stato la Polmetro. Matthia Pezzoni è stato attaccato lungo un corridoio di interscambio tra la MM3 e la MM1 mentre stava avvisando i passeggeri della metro della presenza delle borseggiatrici. A sferrare il pugno all'admin di "MilanoBellaDaDio" sarebbe stato un uomo che era a presso delle tre malviventi. Dopo l'aggressione, però, tutti e quattro si sono dileguati nel nulla.

Esprimo la mia più totale solidarietà e vicinanza a Matthia Pezzoni -  afferma Riccardo De Corato, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali della Camera - che ieri sera nel tentativo di filmare e fermare per l'ennesima volta le borseggiatrici in azione, alla fermata Duomo della metropolitana di Milano è stato aggredito e preso a sberle e pugni non solo dalle solite ragazze Rom Tanja, Salomeja e Patrizia ma anche da un ragazzino, loro complice. L'aggredito se la è cavata con una forte contusione all'occhio rimanendo 8 ore in ospedale - prosegue De Corato in una nota - ma poteva rimetterci la vita! Questo è il triste risultato di chi, ricoprendo ruoli Istituzionali, difende le borseggiatrici ed attacca coloro che provano a fermarle filmandole!".

Borseggiatrici Milano, ecco perché non vengono arrestate

Come affermato in precedenza, l'argomento delle borseggiatrici nelle metro di Milano è divenuto di grande attenzione mediatica soprattutto anche per il servizio realizzato da Valerio Staffelli di Striscia La Notizia e andato in onda su Canale 5.

Nonostante ciò, a fronte dei furti continui e reiterati, in tantissimi si sono chiesti per quale motivo queste malviventi non vengano mai tratte in arresto. Il motivo è semplice:

"Con la legge Cartabia le borseggiatrici a Milano sembrano essersi moltiplicate, perché di fatto il reato di furto e borseggio non è più perseguibile tramite denuncia d'ufficio, bensì saranno le vittime a dover querelare le lestofanti e portarle in tribunale. E questo ovviamente accade in rarissimi casi".

Le borseggiatrici che operano quasi tutti i giorni nei contesti urbani riescono a sottrarsi alle maglie della giustizia grazie alla loro notevole conoscenza del codice penale. A fronte di ciò mettono in campo una serie di escamotages che permette loro di farla (quasi sempre) franca.

Non sarà sfuggito ai più che, al di là di questo specifico caso di cronaca, si tratta quasi sempre di donne: spesso incinte o con bambini piccoli appresso. Questi tre fattori consentono loro di sottrarsi alla pena detentiva che spetterebbe.

Lo spiega l’articolo 146 del codice penale:

"L’esecuzione di una pena che non sia pecuniaria è differita: 1) se deve aver luogo nei confronti di donna incinta; 2) se deve aver luogo nei confronti di madre di infante di età inferiore ad anni uno".

Ciò non vuol dire donne incinte o madri di bambini molto piccoli non possano essere condannate a pene detentive. Tuttavia, queste non si possono applicare finché le condizioni non cambiano.

Inoltre, recita l’articolo 275 del codice di procedura penale:

"Non può essere disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di una donna incinta o madre con figli di età non superiore ai 6 anni".

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